Prima e seconda tappa della mostra: La via verde della seta. Racconigi e Caraglio.

Nel 2021 l’associazione Tacafile propone il progetto “La via verde della seta” all’associazione Sul filo della seta di Racconigi (CN) per partecipare al bando Viva di Fondazione Compagnia di San Paolo e la proposta risulta vincente.

La via verde della seta affonda le sue radici nel progetto InDiTeC: innovazione digitale per il tessile cuneese del 2020 attraverso il quale si era realizzato il primo importante passo verso il recupero dell’archivio dei Setifici Manissero di Racconigi (CN). A partire da quel lavoro si è sviluppato un progetto di valorizzazione culturale e turistica basata sui documenti d’archivio. I principali risultati de “La via verde della seta”, ai quali Tacafile ha strettamente collaborato, sono stati sia una mostra itinerante dal titolo “Silk and Archives” (allestita prima a Racconigi presso il Museo della seta) sia la creazione di un percorso green, perché cicloturistico, georeferenziato in GPX, che collega i principali siti della provincia di Cuneo ove, un tempo, veniva prodotto il prezioso filato (ecco spiegato il nome “Via verde della seta”). Molti eventi collaterali, tra cui concerti e spettacoli teatrali, hanno arricchito il progetto durato alcuni mesi.

Immagine che contiene testo, interno, muro, Bacheca

Descrizione generata automaticamente

I soggetti coinvolti sono stati: il Museo Civico di Oleggio (NO), il Museo del cappello di Ghiffa (VB). Nell’ottica di tessere nuovi legami/attaccare i fili tra territori diversi, che conservano archivi del tessile, Tacafile, a dicembre, ricrea il percorso espositivo iniziale presso il Filatoio che si aggiunge agli altri soggetti già coinvolti nel progetto. La mostra si arricchisce di una parte dell’archivio Bemberg grazie ai nuovi contatti con l’ecomuseo del lago d’Orta e con il Comune di Gozzano (NO) che hanno così permesso di portare la narrazione anche verso la seta artificiale.

Il link alla pagina del Filatoio che ha ospitato la mostra a dicembre 2021 è il seguente: https://www.filatoiocaraglio.it/eventi/silk-and-archives/ 

Il percorso espositivo narra dell’archivio setifici Manissero, appena informatizzato (www.groupar.it), che collega anche il Piemonte con il Giappone sia per un brevetto di attaccabave realizzato dal titolare dell’opificio, Vincenzo Manissero, e venduto al Giappone sia per una cartolina attestante l’acquisto del seme baco in Giappone quanto in Piemonte a metà Ottocento i bachi erano malati di pebrina. Un angolo è quindi dedicato alla seta giapponese e mostra un kimono degli anni Trenta, uno degli anni Cinquanta e scarpette in seta. Un’altra parte attesta il legame Cuneo con Como poiché a Cuneo c’erano le filande e a Como le tessiture: un pannello narra dei Costa, liguri che aprono una filanda a Cuneo nei primi anni del Novecento e poi una tessitura a Como negli anni Cinquanta del Novecento e producono per tutti i più grandi stilisti dell’alta moda. In mostra numerosi abiti in seta con scialli e ombrellini prestati dal museo di Oleggio. 

Sono in mostra anche i cappelli in seta del museo del cappello di Ghiffa. 

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Due pannelli e un video (da mandare in loop) illustrano il percorso green tra le filande creato grazie a studi storici e realizzato fisicamente con apposizione di pannelli attestanti la filanda che aveva sede nel luogo indicato e un qr code che rimanda al sito. 

Il percorso percorribile anche in bicicletta è georeferenziato tramite GPX. 

Il progetto ha previsto anche la proiezione del film “Bigatis – storie di donne friulane in filanda”. L’opera è una trasposizione della omonima pièce teatrale di Paolo Patui ed Elio Bartolini e ci racconta delle emozioni, delle difficoltà, delle gioie e dei dolori vissuti dalle donne al lavoro nelle filande del Friuli. Il film è in gran parte in dialetto friulano con sottotitoli in lingua italiana ed è stato realizzato da CSS teatro stabile del Friuli e in collaborazione con RAI – Radio-Televisione Italiana, sezione Friuli Venezia-Giulia.

Un articolo  di “La Stampa”, pagine di Biella, spiega nel dettaglio il progetto:

Un vero tour green tra sapori locali, musica, cinema e spostamenti sostenibili per esaltare la cultura e le radici. È il progetto «La via verde della seta», che ha l’associazione Tacafile in prima linea con altre realtà piemontesi. Il filo conduttore è ovviamente la seta e il tessuto in generale. L’associazione, nata nel 2018 e che ha sede a Valdilana in frazione Pratrivero, ha partecipato con l’associazione «Sul filo della seta» di Racconigi al bando «Viva» di Compagnia di San Paolo: e il progetto «La via verde della seta» è risultato uno dei 28 vincitori. L’obiettivo è di portare i biellesi a scoprire le numerose iniziative estive che avranno luogo tra Racconigi, Caraglio, Oleggio e Ghiffa. A giugno è prevista anche una tappa a Valdilana, ma la data è ancora da definire. Con questa iniziativa il piccolo sodalizio biellese ha unito tutto il Piemonte. «L’associazione culturale Tacafile – spiega il presidente Umberto Biasetti – ha creato una rete tra province distanti tra loro per creare connessioni culturali necessarie a un turismo slow, importante per il periodo e per la regione». Ad essere coinvolti sono anche l’associazione Amici della Storia di Racconigi, l’associazione Le Terre dei Savoia, l’associazione Progetto Cantoregi, i Comuni di Racconigi e di Caraglio, la Fondazione Filatoio Rosso, l’associazione Cevitou di Monterosso Grana, il Museo del cappello di Ghiffa. «Sarà una vera festa d’estate green – continua Biasetti -. I percorsi slow porteranno alla riscoperta di antichi opifici, rivisitati grazie alle carte d’archivio e allietati da proiezioni, concerti e momenti dedicati all’enogastronomia». L’associazione Tacafile porterà la sua esperienza tutta biellese e le conoscenze maturate da anni nel campo tessile. Con questo progetto si vuole far conoscere il territorio da Racconigi a Caraglio passando per Cavallerleone, Busca, Dronero e Cuneo stessa, tracciando un itinerario sostenibile da percorrere in bicicletta o con auto elettriche. Il trait d’union è la seta: tutte le filande, i filatoi, i setifici saranno segnalati sul percorso virtuale e fisico. Il Museo della Seta di Racconigi in particolare esporrà l’ultimo tesoro ritrovato: l’archivio dei setifici Manissero, forse l’unico archivio di un setificio in Piemonte. Il tracciato sarà realizzato in Gpx e saranno installati alcuni pannelli con approfondimenti sul sito in questione nei pressi delle principali ex-filande/setifici, compreso un QR Code che rimandi al sito web del Museo della seta, dove si troveranno descrizioni più ampie. Il filatoio di Caraglio aprirà le porte gratuitamente per due giornate e ospiterà un concerto con aperitivo e anche una proiezione cinematografica. Il museo etnografico di Oleggio e il Museo del cappello di Ghiffa presteranno manufatti in seta per la mostra «Silk and archives» a Racconigi, a cura di Tacafile, che organizzerà anche visite gratuite nei tre musei. L’associazione Tacafile inoltre ha due importanti convenzioni: una con il centro di conservazione e restauro La Venaria Reale, l’altra con il Museo civico etnografico archeologico Fanchini di Oleggio.